RECENSIONI:Adam Ross | Mr Peanut


 

2012 © by Sam Stoner

Mr Peanut,  romanzo giallo osannato dalla critica più esigente, ossia da quel manipolo di blogger e giornalisti che celebrano ogni opera incomprensibile. E così Livia Manera sul Corriere della Sera scrive ”Mr Peanut è un libro che ha ambizioni letterarie forti. La sua è una lingua vitale, la sua architettura di rimandi e ripetizioni è nabokoviana, l'abilità descrittiva davvero notevole”
Probabile che Livia abbia confuso il romanzo di Ross con qualche altro libro perché Mr Peanut è un romanzo inutile. Noioso. Confuso.
Molti sostengono che il suo pregio sta nello sviscerare i lati più oscuri del matrimonio. Se è vero che molto spazio è dato alla descrizione delle dinamiche proprie del rapporto a due, è anche vero che Ross descrive, non analizza, butta sulle pagine situazioni casalinghe incapace di esaltare con la scrittura i lati drammatici e ironici propri della vita matrimoniale. Ross sa annoiare come ben pochi autori. Lo testimoniano le decine e decine di pagine sulle quali si dilunga su scene che non portano da nessuna parte.
Non se ne comprende il senso.
Ma tutto sta nel bluff  innescato dalla quarta di copertina e dell’incipit, questo sì, davvero straordinario. Le prime pagine sono contraddistinte da uno stile di scrittura brillante e veloce capace di affascinare anche il più smaliziato ed esigente lettore. La trama promette un romanzo geniale che invece, come la scrittura, naufraga  miseramente nella più totale confusione narrativa e strutturale.
Personaggi che escono dal cilindro, neanche fosse un manuale di magia, coprotagonisti che narrano delle proprie vicende personali del tutto slegate dalla storia principale e che terminano improvvisamente così come sono spuntate fuori.
Adam Ross ha messo sul tavolo elementi di grande fascinazione  che se dosati ad arte  e legati con perizia e genio avrebbero potuto generare un romanzo straordinario, ma solo uno scrittore fuori dal comune avrebbe potuto realizzare questo miracolo.  Non lui. Mr Peanut resta solo un minestrone insipido.
Per quanto riguarda la scrittura c’è il tentativo di scopiazzare Philip Roth, obiettivo ambizioso e al di fuori delle capacità di Adam Ross, anche se gli si deve riconoscere il merito di aver tentato di emulare uno dei più grandi scrittori di sempre.
Posso concludere sconsigliando vivamente la lettura di questo deludente romanzo.
22 euro sono una rapina a mano armata.
 
 
La trama
Adam Ross
Il matrimonio e l'omicidio sono due facce della stessa medaglia, i due lati di un nastro di Moebius che si confondono l'uno nell'altro? Prendiamo David Pepin. David è innamorato della moglie fin dal primo giorno in cui si sono conosciuti - all'università seguivano un seminario sul cinema di Hitchcock - e da allora non ha mai smesso di esserlo: dopo tredici anni, e nonostante la depressione e l'obesità della donna, non riesce a immaginare una vita felice senza di lei. Eppure, allo stesso tempo, non riesce neanche a smettere di immaginare, con ossessiva costanza, la moglie morta: e spesso uccisa proprio da lui. Quando la morte (finalmente?) arriva, David ne è sconvolto: ma non basta questo per toglierlo dalla lista dei sospetti. Si tratta di suicidio, come giura lui, o omicidio - un omicidio che forse lo stesso David ignora di aver commesso? Anche gli investigatori chiamati a risolvere il giallo sono degli esperti di amore e odio coniugale: Ward Hastroll (anagramma di Lars Thorwald: l'uxoricida della Finestra sul cortile) ha una moglie che da cinque mesi non vuole lasciare il letto. Mentre il secondo detective è addirittura Sam Sheppard, il medico che negli anni Cinquanta fu accusato di aver ucciso la moglie, condannato da una giuria fortemente influenzata dalla stampa ostile e solo dopo dieci anni riconosciuto innocente. A questo punto il lettore ha capito che quello che ha tra le mani non è un semplice giallo.
 L’autore
Adam Ross è nato a New York. Suoi reportage e racconti sono apparsi sul «Wall Street Journal», «New York Times Book Review», «The Daily Beast». Mr Peanut (Einaudi 2012) è il suo primo romanzo.
 
Mr Peanut
Adam Ross
2012
Einauidi
Pag. 359
Traduzione Cristiana Mennella

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